Dichiarazioni
Capello: «Il Milan è in crisi, vi spiego i motivi»
Le parole dell’ex tecnico rossonero
Fabio Capello, ex allenatore del Milan, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport per parlare dei ragazzi di Stefano Pioli. Ecco le sue parole:
Capello, dal Milan tre partite di Champions e zero gol. C’è una spiegazione? «Prima va fatta una distinzione. Nelle prime due gare la squadra non ha sfruttato le occasioni create, ha costruito le sue chance e poi le ha sbagliate. Dipende dalla tecnica del calcio o del colpo di testa, non da altro. A Parigi invece non è entrata quasi mai in area. Una sola volta si è trovata davanti al portiere avversario con Pulisic che poi non ha fatto la scelta giusta, ha cercato più il gol facile con il passaggio centrale a Giroud invece che tirare. Ma lo stesso Pulisic si era trovato lì grazie a un rinvio lungo di Maignan. Bene sfruttare il lancio del portiere ma non può certo diventare una strategia, non esiste».
Giroud e Leao non segnano da tempo, dietro di loro il vuoto. Serviva un rinforzo in più davanti? «È un problema. Ma più ancora che da Giroud, il Milan è sinistra-dipendente. Si appoggia tanto su quella fascia e sulle giocate di Hernandez e Rafa. E il problema ora è che anche Theo non cambia ritmo come ci ha abituato a fare. Leao è così, indolente ma anche unico con capacità di strappo e di dribbling. Deve migliorare sotto porta, nella precisione del tiro. Quest’anno deve rivedere anche i cross, negli anni scorsi era più attento. Ma sul fatto che possa mancare un giocatore non mi intrometto. Ho letto che il mercato è stato fatto in collaborazione con l’allenatore e mi basta».
Chiudiamo con i guai dell’altra area. La difesa, che fino a quel momento aveva retto l’urto Champions, è crollata sotto i colpi di Mbappé. «E’ un giocatore troppo difficile da marcare perché ha tecnica e una grandissima velocità di esecuzione, sa rubare il tempo come pochissimi altri. Ma è vero che accettare tanti uno contro uno con giocatori così significa quantomeno esporsi al rischio».