Dichiarazioni
Ausilio: «Mai un algoritmo dovrà prevalere rispetto a una visione live»
Intervenuto ai microfoni di “Sky Sport“, Piero Ausilio, dirigente dell’Inter, parla nel post-partita contro il Milan. Di seguito, le sue affermazioni:
«C’è tanta soddisfazione. Sapevamo che cambiare 12 calciatori non è facile. Siamo stati bravi tutti insieme a individuare quei sostituti che si sono rivelati importanti dal punto di vista tecnico e morale. C’era qui uno zoccolo duro ma si sono aggiunti altri calciatori forti ma con tantissimi margini di crescita»
Sul ciclo Inter: «Non inizi a lavorare se non ci credi. Noi non ci siamo mai nascosti a differenza di altri che si nascondevano dietro la qualificazione Champions o altri piazzamenti. L’Inter ha il dovere di vincere ogni volta, l’importante che parti sempre con l’ambizione di vincere. Quando qualcuno si dimostrerà superiore gli stringerai la mano. Oggi l’hanno stretta a noi»
Sul segreto dell’Inter: «Grandissima armonia nel gruppo di lavoro, scouting importante: facciamo sia video ma anche alla vecchia maniera con 10 osservatori che girano Europa, Italia e anche Sud America. Siamo stati capaci di trovare soluzioni forti spendendo il giusto. Gli algoritmi li usiamo ma come dato in più: mai un algoritmo dovrà prevalere rispetto a una visione live di un calciatore»
Su un’operazione importante di questa stagione: «Volevo citare Thuram. Non cito Frattesi e Carlos che erano già giocaori del campionato italiano. siamo stati bravi qui a coltivare i rapporti. La storia del Thuram nasce due anni fa e lo avremmo preso insieme a Dzeko: avevamo già chiuso l’operazione ma si è fatto male. Il motivo che ci ha scelto è che ha capito che qui c’era il progetto migliore per lui. Può diventare ancora più forte»
Sul rinnovo di Lautaro: «Sul rinnovo penso che vadano sottoscritte le parole di Marotta: è il nostro capitano e la sua scadenza non è vicinissima ma l’intenzione è chiudere prima dell’inizio della prossima stagione. Abbiamo rallentato perchè era importante stare concentrati sulla seconda stella. Ora avrò più tempo per dedicarmi ad altre situazioni: aggiungo Barella o altri giocatori che meritano un riconoscimento»