Dichiarazioni
Fonseca: «Domani sarà difficile essere dominanti contro l’Empoli»
Intervenuto in conferenza stampa, mister Paulo Fonseca parla alla vigilia di Milan-Empoli, match valido per la 14ª giornata di campionato. Di seguito, le affermazioni del tecnico portoghese: «Sono state due partite diverse con momenti difensivi diverse. Con lo Slovan più momenti di transizione. Stiamo lavorando su una cosa che per me è importante, non è che se si vince allora si chiude gli occhi: è quello che ho fatto questa settimana. È stato importante vincere a Bratislava e mi è piaciuto, ma abbiamo avuto problemi difensivi su cui non posso chiudere gli occhi. Abbiamo parlato anche per migliorare questa cosa».
È un problema di apprendimento? «A volte i problemi arrivano con le partite. Contro la Juve abbiamo lavorato tanto sull’organizzazione difensiva e la squadra ha fatto bene. Ora abbiamo avuto una squadra di transizione e abbiamo avuto problemi. Ma i giocatori capiscono. Ma in ogni caso siamo la quinta difesa del campionato, abbiamo preso tanti gol quanto l’Inter e la Lazio. Noi lavoriamo per migliorare, a volte sono cose che non sono tattiche. Il problema di Bratislava non è tattico, ma di lettura e momento individuale. Continuiamo a lavorarci, su lettura e tecnica individuale. I giocatori lo capiscono. È importante lavorare sul problema. Abbiamo vinto. Va tutto bene? No. Quando lavoriamo sul problema avuto in partita la squadra ha una risposta positiva»
Come mai il Milan non riesce ad avere una vittoria netta? «Non è facile essere dominanti sempre contro l’Empoli, contro l’Atalanta, per le caratteristiche dell’altra squadra. La squadra crea, ma vogliamo equilibrio: la squadra crea ma bisogna avere la sicurezza difensiva per continuare a farlo. A Bratislava abbiamo avuto un’opportunità per farlo dopo il gol, ma abbiamo sofferto altre situazione e la squadra ha accusato quel momento. La cosa più importante – Fonseca afferma – è cercare questo equilibrio tra momenti offensivi e difensivi»
Leao è meglio averlo in campo che in panchina? «Adesso sì. Gli allenatori hanno diversi strategie. Io ne ho usate due: la prima non ha avuto risultati, la seconda mi sembra di sì. Ma io voglio continuità. La squadra ha bisogno di questo Leao»
L’altra che non ha funzionato qual era? «Non la posso dire (ride, ndr)»
Cosa deve fare di diverso il Milan domani? «Qui in Italia le squadre devono avere due facce offensive. Se vediamo la partita con la Juve e lo Slovan è una faccia, contro Empoli e Atalanta dobbiamo averne un’altra. L’Empoli è una buona squadra, sono aggressivi in difesa, sono la quarta difesa migliore in Serie A»
Sul motivo dell’alternanza in difesa: «Abbiamo tante partite e non possiamo sempre giocare gli stessi. Poi, si è infortunato Gabbia e rischiarlo subito il rientro non me lo sentivo. Dobbiamo gestire e la gestazione in questo momento è quasi obbligatoria. Un aspetto positivo sono gli infortuni e questo deriva proprio dalla gestione»
La preoccupano i novi punti di distanza dal primo posto? «Mi piacerebbe avere più punti, ma resto positivo»
Sugli errori difensivi simili commessi contro l’Udinese e lo Slovan: «Sembra la stessa situazione, perché alla fine abbiamo visto Tijjani rincorrere, ma è diversa. Anche se qualcuno parla, rimane è una scelta individuale»
Cosa intendi per dominare? Si può farlo rimanendo compatti in mezzo? «Nelle ultime partita abbiamo avuto due momenti. Contro lo Slovan siamo stati una squadra più avanti, ma abbiamo fatto due gol nello spazio: uno con Pulisic e l’altro con Leao. Quando abbiamo palla, dobbiamo avere calciatori veloci per uscire. In caso contrario, dobbiamo avere un attacco organizzato. »
E’ un problema sottovalutato il fatto che l’allenatore sia sotto pressione? «Non possiamo scappare da questa pressione. Io non so cosa sia successo a Guardiola, ma stare qui significa avere pressione tutti i giorni. Siamo squadre che devono vincere sempre. Se non vogliamo questa pressione, non possiamo stare qui. Il calcio è per persone forti»
Sta pensando di risparmiare Fofana? «Riposerà a Milanello. Non posso non usarlo. La prossima partita è la più importante. Mi aspetto che Fofana faccia una partita intelligente per non saltare poi l’Udinese. Quello che mi preoccupa non è lui»
Le squadre davanti al Milan hanno cambiato allenatore. La scusa del ‘processo di cambiamento’ può iniziare a non essere credibile? «Abbiamo cominciato la pre-stagione con 15 giocatori e i bambini. Otto giorni prima della prima di campionato si sono aggregati gli altri. Tra l’altro, sono arrivati dagli Europei. Abbiamo iniziato piano piano e stiamo migliorando. Ma quando si cambia tanto è più difficile. Avere 4-5 settimane in più di allenamento dice tanto. Il Napoli è un caso a parte: ha si un nuovo allenatore, ma si può allenare tutti i giorni»
Su Bennacer: «Stiamo aspettando Ismael per recuperarlo per la seconda parte di stagione. Siamo fiduciosi»
Sulla partita di domani: «Non posso dire niente. Voi saprete tutto in poco tempo. Se ci sarà una ‘Fonsecata’? Magari…»
Come vivete questo status di dentro o fuori? «Io sono esperto di questa pressione, fin da quando sono arrivato sento questa pressione. I giocatori anche, sanno che bisogna vincere domani, la prossima e la prossima ancora. Se cambia in base alla classifica? La pressione da primo posto è diversa ed è migliore. Si lavora tanto qui, ma dormo sempre bene»