Focus
Milan 1-3 Liverpool, le pagelle: pioggia di insufficienze!
Il Liverpool fa scempio del Milan. Inizia nel peggiore dei modi il percorso in Champions League dei rossoneri, che perdono anche Maignan e Calabria. Serviva continuità alla prestazione contro il Venezia. Serviva ma non è arrivata.
MAIGNAN 4.5 – No, non è stato Magic, anzi… gran parte della colpa del primo gol del Liverpool è sua: i più esperti ricorderanno l’uscita a vuoto di Zenga contro l’Argentina, uscita che di fatto costò all’Italia il mondiale delle notti magiche. Poco sicuro questa sera, ma è in buona compagnia e non è nemmeno il peggiore in campo. La sua uscita dal campo in lacrime dice tutto. (Dal 52′ TORRIANI 5.5 – Non fa nulla di eccezionale, sul gol subito non ha colpe. Esordire in Champions League a 19 anni deve essere una bella emozione, se non fosse per una serata disastrosa).
CALABRIA 4 – Salah e company hanno fatto quello che volevano. Sempre in ritardo nella marcatura, perennemente superato negli uno contro uno. Fonseca ha voluto schierarlo titolare, scelta tattica che si è rivelata sbagliata. Ora è lecito chiederselo: perchè la società non ha deciso di tenere Kalulu? (Dal 67′ EMERSON ROYAL 5 – Entra in campo nel momento peggiore per la squadra e non può fare altro che fare da spettatore alla superiorità degli avversari).
PAVLOVIC 4.5 – Quando si prendono due gol da calcio da fermo, significa che la difesa non ha funzionato. Anche lui ha commesso diversi errori di lettura, fuori posizione in occasione del secondo gol del Liverpool. La retroguardia rossonera oggi ha fatto acqua da tutte le parti.
TOMORI 4.5 – Discorso analogo a quello di Pavlovic. Non era in serata, non ha indossato i panni del leader e conferma di non star attraversando un bel momento. Questo momento però dura da almeno dodici mesi. Quando si rivedrà il Tomori in versione 2022, vale a dire in versione scudetto? Nessuno al momento sa dare risposta a questo dilemma. (Dall’84’ GABBIA S.V)
THEO HERNANDEZ 5 – Contro il Venezia ha zittito le critiche. Contro il Liverpool, tutt’altro avversario rispetto alla serenissima, non si è visto. Nessuna ripartenza, sembrava essere spaesato. Poche ripartenze, ma se nemmeno una delle poche fiamme di questo Milan si accende, sarà davvero dura pensare di disputare una bella annata.
LOFTUS CHEEK 4.5 – Mediano non è il suo ruolo, però in mancanza di alternative…sbaglia tanti passaggi, non riesce a impostare trame di gioco e perde parecchi palloni che si trasformano in contropiedi per gli inglesi. (Dal 67′ ABRAHAM 5 – Non gli arriva nessun pallone, ma anche lui non fa molto per procurarsene qualcuno).
FOFANA 5.5 – E’ tra i meno peggio, perchè almeno lotta e si impegna, ma molto confusionario anche lui. Da solo non può molto contro lo strapotere fisico del Liverpool.
REIJNDERS 6 – Tra i migliori in campo e tra i pochi a finire nella lista dei promossi. Prova a fare quello che può ed è l’unico a tentare di verticalizzare. Ha qualità e si vede, ma i suoi compagni di squadra non l’hanno seguito.
LEAO 4.5 – Chi l’ha visto? No, non è il titolo di una nota trasmissione televisiva. Ma è quello che si chiedono i tifosi ogni qualvolta ci si aspetta un segnale da parte del numero dieci rossonero nelle partite che contano. Oggi non si è visto, segno che se vuole davvero diventare un campione ha ancora molta strada da percorrere.
MORATA 5.5 – Serve l’assist per Pulisic, per il gol che aveva illuso San Siro. Prova a lottare e fare reparto da solo, ma senza riferimenti e senza essere seguito a dovere è davvero difficile riuscirci. (Dall’84’ OKAFOR S.V)
PULISIC 7 – Segna dopo pochi minuti. Non poteva esserci inizio migliore, peccato che dopo il suo gol il Milan sia praticamente sparito. Un match infernale per il diavolo, nel vero senso della parola.
ALL. FONSECA 4 – Partita preparata male, anzi malissimo. Soliti errori difensivi, solita squadra senza carattere e incapace di reagire ai momenti di difficoltà. Mentalità che manca? Forse, ma se così fosse, l’allenatore avrebbe più di una colpa.
LEGGI ANCHE: Milan 1-2 Liverpool, Konatè e Van Dijk ribaltano il parziale